
Non sono uno storico e non pretendo di dare lezioni, ma so con certezza che chi dimentica le proprie origini non ha un grande futuro. E a proposito di passato, l'ipnosi ne ha uno enorme dietro le spalle. In Europa scoppiavano rivoluzioni, guerre di indipendenze prima e mondiali dopo, mentre un esiguo gruppo di studiosi molto agguerrito e spesso coinvolto negli avvenimenti bellici, portava avanti tra l'indifferenza generale, se non nell'ostracismo più profondo, lo studio dell'ipnosi e dei fenomeni ad essa collegati.
Se confrontate con quelle impiegate in altri campi, le risorse dedicate ipnosi sono state scarse, per non dire nulle. Fatte più di passione che di investimenti, più di personalismo che di lavoro di gruppo, di divisioni a volte profonde ma sempre alla ricerca della verità.
Forse proprio per questo l’ipnosi ha ancora oggi i pregi e i difetti di una scienza giovane. E' un territorio conosciuto, ma poco esplorato, in cui è facile scoprire nuovi orizzonti. E’un magma di idee in ebollizione, ma sempre sul punto di esplodere. Ci sono concezioni e stili spesso adottati senza un solido fondamento teorico e molto distanti tra di loro, se non addirittura in aperto contrasto. Alcuni, di fronte alla mancanza di ricerche risolutive ma nella consapevolezza dei risultati ottenuti, concludono che l’ipnosi è un’arte, che si realizza nella sua pienezza come una musica quando è suonata da un grande interprete.
Chi si occupa di ipnosi, sa che ci sono più teorie sull'ipnosi che ipnotisti. Per ogni ipnotista che ha un’idea nuova ne esistono almeno altri due con idee rivoluzionarie. Ed è facile constatare come due ipnotisti rappresentino almeno tre scuole di pensiero, e appena sono in tre fondano un’associazione, in modo che all'arrivo del quarto le associazioni diventano due. Una di clinici e un’altra di sperimentali. Oppure una di medici o una di psicologi. E ognuna si arroga il diritto di parlare per la sua visione dell’ipnosi e dell’uso che si può farne, rivendicando per se l’ipnosi,dimenticando che non è di sua proprietà, ma solo ed unicamente del soggetto che la fa.
Certamente oggi nessuno possiede la verità sull'ipnosi, né può dire cosa sia: l’ipnosi non si misura, non si calcola, non si vende a peso: però si fa, e funziona, a volte in modo sbalorditivo. Questo alone di mistero, di inafferrabilità, l’ipnosi se lo porta appresso dalla sua nascita, e contribuisce in uguale misura al successo e al discredito di questa disciplina.
Forse esistono tante differenti ipnosi quanti sono gli esseri umani.
Oppure l’ipnosi è una sola ma ognuno di noi la fa in modo diverso e peculiare.
Qualunque cosa sia, in qualunque modo sia stata chiamata nei tempi andati o si chiamerà in futuro, l’ipnosi rimane qualcosa che esiste e che molto probabilmente è connaturata ai meccanismi mentali della specie umana.
Ora, non è mia intenzione aggiungere una mia teoria alle tante già presenti, né invocare una qualche scuola di pensiero particolare. Quello che intendo fare con questi articoli, è rappresentare le varie scuole e le varie teorie che si sono succedute nei tempi, a partire dal magnetismo animale di Mesmer, che è storicamente considerato il punto di inizio dell’ipnosi.
Voglio illustrare come attraverso tre secoli di storia l’ipnosi sia cambiata rimanendo sempre se stessa, perché attraverso i tempi è sempre riuscita ad aiutare le persone che si sono rivolte ad essa. E lo ha fatto in modo diverso al tempo di Mesmer, quando era appena agli inizi, e in un altro modo quando il magnetismo animale è stato abbandonato. Dave Elman non era Milton Erickson, ma entrambi hanno fatto magnifiche cose con l’ipnosi, e Ambroise-Auguste Liebeault ne fece altre, in un'altra maniera, ancora prima di loro.
Come vedete, faccio dei nomi, e ne farò parecchi altri nel corso di queste pagine, perché voglio prendere spunto da quelli che nelle varie epoche sono stati considerati gli studiosi più importanti, quelli che in un modo e nell'altro hanno lasciato un segno con i loro scritti, per mettere in luce le scoperte che hanno fatto, illustrare i loro procedimenti e cercare di capire se al di là delle differenze formali, dei nuovi concetti scoperti nel corso del tempo e integrati nel campo dell’ipnosi, tutti questi studiosi non facessero in fondo che la stessa cosa: ipnosi.