Questa tecnica di visualizzazione è molto potente e utile qualora si desideri generare un'immagine collegata ad una situazione problematica del cliente con cui stiamo lavorando. Di solito pratico questa tecnica in trance profonda, perché credo che dia migliori risultati, ma questa può essere soltanto un mia opinione personale, poiché la tecnica può essere praticata anche in leggero stato di trance o dopo un semplice esercizio di rilassamento.
Prima di lavorare con questa tecnica bisogna avere valutato le capacità visive del cliente con altre metodiche. Se il cliente non visualizza alcunché, è perfettamente inutile lavorare con questa tecnica.
La tecnica è descritta nel libro "Hartland's medical and dental hypnosis" di Michael Heap,Kottiyattil K. Aravind,John Hartland.
Dopo l'induzione e un approfondimento per raggiungere uno stato di trance profondo:
" ... ora vorrei che immaginassi un tavolo di fronte a te ... sul tavolo ci sono parecchie scatole di forma e colore differenti ... ognuna di queste scatole contiene i pezzi di un differente puzzle ... ora vorrei che ti sedessi davanti al tavolo ... e quando ti sei seduto comodamente ... fai un cenno affermativo con la testa ... [in base alla conoscenza del soggetto e alle sue capacità ipnotiche, quando già note, si può realizzare un qualsiasi altro fenomeno ipnotico per ottenere la risposta ideomotoria] ... molto bene ... ora vorrei che tu scegliessi una di queste scatole ... quella della forma che preferisci ... quella del colore che preferisci ... aprila e spargi i pezzi che contiene sul tavolo … e qulli che vedi lì … adesso … sul tavolo … sono i pezzi di un puzzle … e puoi notare guardando la scatola che non c’è nessuna figura di riferimento … quindi né io né te sappiamo che figura emergerà da quei pezzi … ma qualunque cosa sarà … siamo curiosi di sapere cosa sarà … e in che modo la scena che emergerà dal puzzle sarà connessa a [specificare il problema, la memoria, l’incidente, su sui si desidera lavorare] … la tua mente inconscia sa bene … e ti aiuterà trovare i pezzi giusti … a metterli nel giusto ordine … uno alla volta … con calma … scoprendo l’immagine un poco alla volta … così adesso comincia pure … al tuo tempo … al tuo ritmo … sapendo che in questo profondo stato di trance puoi fare meglio e più velocemente di quando sei sveglio … e dimmi quello che vedi … mentre emerge … e si delinea … “
E così via, fino a quando l’immagine è completa. E’ meglio lasciare al soggetto la scelta dell’immagine, senza cercare di guidarlo verso qualcosa di specifico. Se l’immagine è troppo disturbante si può interrompere la composizione del puzzle distruggerlo e rimettere i pezzi nella scatola, o ancora meglio, si possono fare inserire solo i pezzi della cornice, per poi proseguire verso l’interno, oppure, come fece Ericksono in una occasione, utilizzando la stessa tecnica, far comporre l’intero puzzle dal lato senza immagine, per poi scoprirlo un pezzo alla volta. In questi casi la composizione dell’intera immagine richiede molto tempo.
Se il soggetto è sonnambulo si possono vedere movimenti ideomotori delle mani che compongono il puzzle. Sebbene il sonnambulismo o una trance profonda non siano necessarie, preferisco utilizzare la tecnica in ipnosi profonda, perché ritengo che l’immagine sia più significativa, ma questa è un’opinione non supportata da prove scientifiche.
Per alcuni autori la scelta di una scatola di una certa forma e di un certo colore è significativa, ma non credo sia un punto importante. Ognuno può scegliere forma e colore in base alle sue preferenze, non in base a un preciso significato.
La tecnica del puzzle può essere utilizzata anche in autoipnosi, se si è molto competenti, e in grado di essere assorbiti totalmente dalla composizione del puzzle, piuttosto che dalla formazione dell’immagine.