Quando si fa rientrare ogni fenomeno ipnotico e ogni forma d'intervento ipnotico all'interno delle metodiche di Erickson, si tende a dimenticare che l'ipnosi ha una lunga storia alle spalle. L'ipnosi ericksoniana, al contrario, è un fenomeno relativamente recente, ma che ha già dato luogo a una numerosa schiera di scuole e di metodiche variamente etichettate come ericksoniane o neo-ericksoniane.
La pretesa degli aderenti a queste scuole, è quella di far rientrare ogni fenomeno ipnotico nell'ambito dell'ipnosi ericksoniana, come se questa fosse l'unico modo possibile di fare ipnosi. Il dogmatismo di queste scuole arriva fino al punto di considerare l'approccio delle suggestioni indirette intrinsecamente migliore di quello "classico" delle suggestioni dirette. Se questo fosse vero, l'arrivo di Erickson sulla scena dell'ipnosi corrisponderebbe all'annullamento di duecento anni di storia ricche di scoperte e successi.
Bernheim, Esdaile, Hilgard, Elman, alcuni dei quali erano contemporanei di Erickson, sono nomi per lo più sconosciuti agli adepti dell'ipnosi ericksoniana, che perdono così una parte importante non solo della storia dell'ipnosi, ma anche delle metodologie alternative a quella di Erickson, ma altrettanto valide. E un buon ipnotista, non deve mai rinunciare ad avere uno strumento in più nella sua cassetta degli attrezzi. Non si possono fare i lavori in casa armati solo di un martello, specialmente se invece che con i chiodi, si ha a che fare con delle viti.
Buona parte del rifiuto dell'ipnosi ericksoniana di guardare ad altre tecniche ed altri approcci all'ipnosi, risiede probabilmente nella promozione del marchio Erickson, che sembra andare per la maggiore. Come se gli altri ipnotisti non avessero fatto o detto nulla prima del verbo ericksoniano.
Se leggiamo attentamente Erickson, ci rendiamo conto di due cose. Molte delle sue tecniche sono le stesse utilizzate da Braid, punto. Quando Erickson fa fissare ad un paziente l'orologio posto sulla sua scrivania e gli raccomanda di ascoltare il ticchettio dell'orologio, utilizza la stessa tecnica di Braid, né più né meno.
Buona parte delle metodologie di Erickson, si basano su un certo utilizzo del linguaggio, di cui poi darà tesoro la PNL. Utilizzando il linguaggio in modo da interferire con l'esperienza corrente del paziente, crea una interferenza nel suo modo di pensare e permette al paziente di scoprire modi nuovi e maggiormente funzionali di affrontare la sua esperienza. Non è raro che facendo PNL si ottenga in breve una tracne più o meno profonda. Così come poteva ottenerla l'approccio psichiatrico naturalistico di Ericskon.
Il fatto che molte delle tecniche ericksoniane portino all'ipnosi, non significa automaticamente che quella si stabilisce sia la vera ipnosi, solo perché raggiunta in maniera conversazionale. Quella che gli ericksoniani chiamano ipnosi autoritaria, dimostrando di avere compreso molto poco delle tecniche ipnotiche in generale, non è altro che un altro modo di raggiungere lo stesso stato di attenzione e concentrazione interiore che si chiama ipnosi. Anzi, nella maggior parte dei casi, questo stato è raggiunto molto più velocemente che utilizzando l'approccio ericksoniano. L'induzione di Elman e molto più veloce di qualunque induzione ericksoniana. Erickson è un bradipo in confronto. Ma pochi ericksoniani conoscono Elman e sanno indurre un'anestesia nel giro di secondi.
Inoltre, leggendo Ericskon, scopriamo che un paziente resistente, dopo parecchie ore passate nel vano tentativo di raggiungere un minimo di trance, fu messo in ipnosi al momento del saluto saluto sulla porta di casa,con un'induzione basata sull'handshake. L'induzione basata sulla stretta di mano è semplice, rapida, molto efficace e, a dispetto degli ericksoniani, molto diretta. C'era bisogno di essere tanto conversazionali prima?
Probabilmente sarebbe meglio restituire a Erickson il suo ruolo di psichiatra, e considerare la sua opera una forma di terapia psichiatrica che comportava occasionalmente o frequentemente (dipende dai punti di vista), uno stato d'ipnosi. Hilgard diceva che Erickson "vede trance anche dove non ce ne sono", ed era un suo contemporaneo, quindi armato degli stessi strumenti culturali dell'epoca. Questo deve essere un motivo di riflessione sull'ipnosi in generale e sul ruolo di Erickson nella sua epoca. Mentre Erickson teneva le sue conferenze, Elman teneva corsind'ipnosi a medici e dentisti in tutti gli Stati Uniti.
Il linguaggio ericksoniano ha portato a una serie di dialetti molto vasta, che consiste in tutte quelle tecniche che utilizzano in un qualche modo i suoi costrutti linguistici e di cui la PNL è il rappresentante più noto. Ma ci sono anche L'EMDR, il TFT, e altri acronimi vari, che utilizzano la parola e producono in molti casi uno stato ipnotico, quasi sempre negato dai rappresentanti delle varie discipline.
Gli ericksoniano ritengono di aggirare la resistenza del soggetto con le loro tecniche, ma non c'è bisogno di simili acrobazie, perché l'ipnosi richiede il consenso dell'ipnotizzato, punto. Non c'è nulla da aggirare, e se si va ipnosi "coperta", utilizzando la tecnica all'insaputa del soggetto, si commette un'azione riprovevole dal punto di vista etico, e che una volta scoperta dal soggetto stesso, porta a ben più di una resistenza. Se una persona, nonostante il consenso non raggiunge immediatamente l'ipnosi, va addestrata.
L'ipnosi è un processo di apprendimento, e come tutte le cose, alcuni di noi sono dotati o capiscono immediatamente, per altri ci vuole un po' più di tempo. Erickson ha avuto molti successi con soggetti non ipnotizzati da altri, e questo fa di lui una specie di mago merlino, che riesce dove gli altri falliscono. Ma questa è una esperienza comune a tutti gli ipnotisti. Nessuno ha mai ipnotizzato tutte le persone incontrate e ha avuto successo con persone che non erano state capaci di entrare in ipnosi con altri.
Bisognerebbe imparare a considerare Erickson uno dei contributori nel campo dell'ipnosi, continuando a studiare e utilizzare le sue tecniche insieme a quelle degli altri che hanno reso grande e immensamente utile l'ipnosi. Questo serve per far progredire la nostra conoscenza sull'argomento e l'efficacia dei nostri interventi.