C'è un'applicazione per tutto e per tutti a questo mondo, e l'ipnosi non sfugge a questa regola. La ricerca ha indagato il fenomeno in uno studio dal titolo: "Hypnosis: There’s an App for that. A systematic review of hypnosis apps", che prende in esame le applicazioni disponibili sia su iTunes che quelle compatibili con iPhone e Ipad.
La sorpresa iniziale dello studio, sta nel numero di applicazioni identificate, che sono ben 1455 (e mancano tutte quelle compatibili con il mondo android). Ma probabilmente questo dato sorprende solo me, perché gli Smartphone e i dispositivi mobili sono diventati onnipresenti e con il rapido avanzamento della tecnologia, il tipo e il numero di applicazioni che riguardano la salute e il benessere è cresciuto a dismisura.
Uno studio sull'utilizzo di registrazioni disponibili sulla rete per l'insonnia (Farrell-Carnahan, Ritterband, & Bailey, 2010), conclude che la maggior parte dei partecipanti all'esperimento ha trovato l'intervento utile e efficace per il sonno, la fatica e l'umore.
Le App hanno il potenziale di essere disponibili ovunque e in qualunque momento, liberando così l'utente dalla necessità di recarsi in uno studio, di prendere un appuntamento e di impegnare magari più tempo nei trasferimenti che nell'intervento stesso. Ma delle applicazioni, che sono così disponibili e che potrebbero essere efficaci, si sa molto poco (Sucala M, Schnur JB, Glazier K, Miller SJ, Green JP, Montgomery GH, 2013), sia riguardo alla tipologia di ipnosi che è disponibile, sia sulla proposta offerta che sulle sue caratteristiche. Un altro fattore che va indagato è se le applicazioni proposte, contengano o incorporino in qualche maniera pratiche basate sull'evidenza.
Nello studio, delle 1455 applicazioni iniziali, si è arrivati a studiarne un campione di 407, dopo aver escluso i duplicati, le applicazioni non in inglese o perché non più disponibili al momento dello studio.
Delle rimanenti applicazioni sono stati presi in esame: il titolo, la proposta dell'ipnosi, il modo di somministrazione dell'ipnosi, le caratteristiche dell'applicazione, il training dell'ipnotista/sviluppatore, le dichiarazioni di limitazione di responsabilità (disclaimer), sudi sull'efficacia dell'applicazione, se l'applicazione era basata su una teoria esistente, il prezzo e le valutazioni dell'utente.
Da questo insieme di dati molto completo è emerso che la tematica più ricorrente delle applicazioni era la perdita di peso (23%), seguita dal miglioramento dell'autostima (20%) e dalla riduzione dello stress (19%).
Solo il 37% delle applicazioni permetteva una personalizzazione, un dato che ci dice come le applicazioni, per quanto siano ben fatte da un punto di vista tecnico, si rivolgono ad un soggetto medio, e che di conseguenza non possono tenere conto delle caratteristiche peculiari dell'individuo.
Nessuna delle applicazioni testate nello studio era stata sottoposta a prove di efficacia e nessuna riportava essere basata sull'evidenza.
Il 40% delle applicazioni riportava una clausola di limitazione di responsabilità, in certi casi indicando che l'applicazione non risultava essere per nessun motivo il sostituto di un medico che consigliavano di consultare per lo specifico problema. Solo il 24,56% riportava di no aspettarsi risultati sensazionali o soluzioni magiche dall'applicazione stessa.
Nessuna applicazione era stata utilizzata in un esperimento per dimostrarne l'efficacia, e il 48% menzionava una teoria alla base dell'ipnosi utilizzata nell'applicazione. La teoria prevalente riguardava la capacità dell'ipnosi di influenzare la mente inconscia. Un 13% circa delle teorie riguardava altre spiegazioni dell'ipnosi, più o meno fantasiose, come cambiamenti nelle celle di memoria, cambiamento del DNA o delle onde theta.
Solo il 13% circa delle applicazioni era valutata tra le 4 e le 5 stelle e il prezzo più altro riscontrato al momento dello studio era di $19.99.
Conclusioni
Le applicazioni per l'ipnosi sono state sviluppate per un vasto insieme di obiettivi, perdita di peso, smettere di fumare, incoraggiare il successo finanziario, migliorare i comportamenti salutari. Ci sono ricerche che sostengono l'efficacia del trattamento con l'ipnosi per alcuni degli obiettivi proposti dalle applicazioni, mentre per altri non cìè una evidenza empirica, come per le applicazioni sull'ipnsoi per conquistare un partner.
Gli autori mettono in guardia contro le applicazioni utilizzate a scopo psicoterapeutico, considerandole al minimo come ingannevoli e nel caso peggiore come disoneste. Nonostante l'entusiasmo per la somministrazione dell'ipnosi tramite un'applicazione sia comprensibile, è fuorviante presentare l'applicazione ipnotica come una panacea.
Per questo motivo gli autori si augurano che in futuro le applicazioni riguardanti l'ipnosi siano basate sull'evidenza, indicando come l'ipnosi è efficace per il trattamento proposto.
Proposte
Agli autori dello studio sembra che la tecnologia sia corsa avanti più della scienza, e che non c'è da parte del consumatore, la capacità di giudicare quale applicazione ipnotica abbia un qualche valore e quale no. Per questo gli autori propongono un tool che consenta di scegliere l'applicazione più idonea in un insieme che sia stato vagliato da un organismo competente.
"Le applicazioni sono uno strumento affascinante, con un tremendo potenziale, ma affermiamo che devono essere sviluppate e testate così rigorosamente e attentamente come ogni intervento faccia a faccia."
Note
Riguardo l'ultima affermazione dello studio sulla necessità di sviluppare le applicazioni d'ipnosi come un intervento faccia a faccia, mi trovo in disaccordo, per il semplice fatto che una cosa del genere attualmente è impossibili sia dal punto di vista tecnico che pratico. Infatti in un intervento faccia a faccia si può adattare l'ipnosi alla persona che abbiamo davanti, mentre quando si sviluppa un'applicazione la persona non è presente, per cui si può solo costruire un intervento che possa andare bene un po' per tutti, abbastanza generico da funzionare per il numero maggiore di persone.
Se l'applicazione stessa potesse adattarsi alla persona, così come fa un bravo operatore, le applicazioni per l'ipnosi sarebbero perfette, ma la tecnologia, almeno per ora, non permette questo, o almeno non a costi di sviluppo sostenibili per una semplice applicazione.
Bibliografia
-
Carnahan, L. F., Ritterband, L. M., Bailey, E., Thorndike, F. P., Lord, H. R., & Baum, L. D. (January 18, 2011). Results from a study examining the feasibility and preliminary efficacy of a self-hypnosis intervention available on the Web for cancer survivors with insomnia. E-journal of Applied Psychology, 6, 2,
10. -
Sucala, M., Schnur, J. B., Glazier, K., Miller, S. J., Green, J. P., & Montgomery, G. H. (January 01, 2013). Hypnosis—There's an App for That: A Systematic Review of Hypnosis Apps. International Journal of Clinical and Experimental Hypnosis, 61, 4,
463-474.