
Quando il mesmerismo fu introdotto in America, ci fu un fiorire di letture e conferenze sull'argomento, che probabilmente non riuscivano a coprire la domanda. Il corso di mesmerismo in sei letture di Dods, fece circa 2.000 presenze, e lo stesso numero lo raggiunse La Roy Sunderland in una singola dimostrazione. Sunderland fu invitato a una lettura al senato americano nel 1850.
Per Sunderland bisognava raggiungere un rapporto sufficiente a permettere al soggetto di aprire le porte alla volontà dell'operatore. Il concetto di volontà, del volere dell'operatore che agisce sul soggetto, è ripreso interamente dal mesmerismo, ma Sunderland scrive: " Chiamo Patetismo, la suscettibilità all'influenza di un ente che si trova in ogni emozione o sensazione o passione o azione messa in atto da un essere umano. Ha a che fare con le leggi della natura animale, con la suscettibilità del sistema nervoso al piacere e al dolore. Tutte le sensazioni che un essere umano ha è capace di esercitare nella mente di un altro, sia piacevoli che di altro genere, sono dovute allo stesso ente.”
Sunderland nelle sue dimostrazioni e nel libro fa l’esempio di due magneti che si attirano e parla di rapporto tra i magneti, e di come le diverse qualità della loro polarità li renda suscettibili all'attrazione. Se non ci sono riferimenti diretti al magnetismo animale, almeno ne rimane traccia nell'impostazione teorica, anche se Sunderland introduce nella discussione le sue personali idee sull'interazione mente-corpo. L’ente, l’agente che regola le emozioni e le produce su un altro soggetto, è il patetismo. Il magnetismo è relegata in secondo piano, poiché per Sunderland conta molto di più il rapporto simpatetico tra l’operatore e il soggetto, che è necessario per produrre gli effetti desiderati.
Da questo punto di vista la sua impostazione non è molto diversa da quella raggiunto più o meno nello stesso periodo dall'abate Faria, e pochi anni dopo dallo stesso Braid, che mette fine all'esistenza del magnetismo animale.
Per Sunderland il patetismo riguarda e comprende tutti i cambiamenti che possono essere fatti nella mente di un uomo ed estende gli effetti non solo agli stati mentali, ma anche ai correlati fisiologici. Il patetismo diventa quindi un sistema omnicomprensivo, inglobato nelle leggi stesse della vita.
L’impostazione delle dimostrazioni fatte da Sunderland, era molto classica. Dopo avere introdotto l’argomento, scendeva tra il pubblico dicendo che molti tra già si trovavano in uno stato di patetismo, e ne sceglieva alcuni da portare sul palco per una dimostrazione di vari fenomeni. Nulla di diverso da quello che fa ogni buon ipnotista da spettacolo, che sceglie tra il suo pubblico coloro che sono già ipnotizzati, e si trova lo spettacolo pronto a metà.
Sunderland pubblicò una rivista “The magnet : devoted to the investigation of human physiology, embracing vitality, pathetism, psychology, phrenopathy, phrenology, neurology, physiognomy and magnetism (1842)”, che vide un solo numero e che cotinuò la sua esistenza come “New York magnet” nel 1843. Anche questa seconda pubblicazione ebbe vita breve, e cessò le pubblicazioni con il texo volume nel settembre del 1843.
In “The magnet”, Sunderland spiega le sue posizioni teoriche, illustrando il magnetismo come una filosofica completa sulla mente e la materia.
Patetizzare
Patetizzare è l’atto di effettuare il patetismo su un’altra persona. Sunderland annota nel suo libro le caratteristiche di cui il patetitzzatore deve essere in possesso, sia della natura del rapporto che deve esistere tra patetitzzatore e paziente, nonché le circostanze e l’ambiente in cui si svolge l’intero processo, che è influenzato da queste tre variabili.
“Effetti differenti possono essere prodotti in vari modi su soggetti particolarmente suscettibili; o, dopo che la relazione tra patetitzzatore e paziente si è sufficientemente stabilita; e bisogna ricordare che in nessun modo è necessario produrre il sonno, per liberare qualcuno dal dolore o dalla malattia.”
Nel modo di operare di Sunderland, sono presenti tutti i concetti fondamentali, che formano quello che è oggi il copro principale di conoscenza riguardo l’ipnosi. L’idea di aspettativa e della sua importanza, era molto presente nel lavoro di Sunderland, che scrive, riguardo alla mente del soggetto, che “deve essere fissata sulla certezza del risultato che voi volete produrre, sia il sonno o il sollievo dal dolore e dalla malattia.”
La tecnica ipnotica di Sunderland era sostanzialmente identica a quella di Braid, fissare lo sguardo in alto, su qualcosa di immobile, con la mente concentrata su una sola idea.
Note
Sunderland chiude il suo libro con delle parole che mi sembrano particolarmente indicate a rappresentare gli effetti che si possono ottenere e desiderare con l’ipnosi, infatti per Sunderland era straordinariamente chiaro che “una mente influenza un’altra mente, sia nel bene che nel male; e non si tratta soltanto di come il corpo può essere liberato dal dolore, ma di come la mente può essere governate e sviluppata, così da assicurare la maggiore quantità possibile di gioia e felicità che ognuno di noi può godere.”