Qualche settimana fa, un mio amico mi chiese se l’ipnosi poteva essere utilizzata per aiutare la madre, affetta da tumore alle vertebre e quindi paralizzata a letto, a soffrire di meno.
Dopo essermi interrogato a lungo sulla mia capacità di affrontare la situazione, ho deciso di . Le induzioni hanno avuto un effetto tanto positivo che mi è stato chiesto di intensificare il numero delle sedute.
La donna in questione non conosceva l'ipnosi se non per averla vista occasionalmente in televisione. Per questo motivo ho evitato il termine ipnosi, che la spaventava, e ho iniziato con una semplice induzione di rilassamento, basata sul respiro ciclico.
Il primo giorno abbiamo operato sulla sensazione di pesantezza, poiché era costretta immobile a letto, e le ho suggerito di essere prima un albero, poi una foglia nel vento.
Di volta in volta abbiamo approfondito le induzioni, e di conseguenza l'ipnosi, così le le volte successive sono riuscito a ottenere una induzione sempre più profonda e risultati sempre più intensi.
L’effetto principale del mio intervento ipnotico era dato dall’umore, che al mio arrivo era sempre tetro e che, dopo l’induzione, appariva gioviale e allegro. Ho usato comandi post-ipnotici di allegria e buon umore, e ho rinforzato i messaggi tramite tecniche di PNL.
Infatti, ho notato che la sola ipnosi, di per sé ottima, specialmente con chi collabora da subito, può andare incontro a difficoltà per le persone che temono questa pratica. La PNL in questi casi, servendosi di induzioni "da svegli", compensa e completa il processo.
Mi è stata molto utile la tecnica Couè, basata sulla ripetizione di un mantra (ogni giorno vado di bene in meglio) che ho associato al rosario e quindi alla fede religiosa molto forte della signora.
Mi sono anche servito della tecnica Couè nell’induzione stessa, notando un miglior esito dello stato cosciente.
Purtroppo la malattia non ha arrestato il suo decorso, ma non era questo lo scopo dell'ipnosi, che è stata utilizzata per rendere più tollerabile e meno doloroso l'ultimo perido di una malattia terminale. Il mio amico, infatti, è rimasto molto colpito e stupito dall’effetto pratico dell’ipnosi e delle tecniche di induzione.
Note
Questo articolo esprime bene le caratteristiche principali di un intervento ipnotico, che è stato effettuato su una malata sofferente di concro.
Prima di tutto l'ipnotista si interroga sulla sua capacità di rispondere alle richieste fatte dal cliente, in seguito stabilisce un intervento ipnotico costruito sulle caratteristiche della persona con cui lavora.
Infatti l'intervento non consiste nel leggere uno script ipnotico o nella ripetizione di una qualunque nduzione, ma nel scegliere di volta in volta le tipologie d'intervento più adatte associandole al vissuto della persona.
La valutazione dei risultati ad ogni seduta, segna la strada da percorrere, perché il cliente viva il più serenemanete possibile.