Leggere è il miglior modo di imparare, ma rileggere un testo o un autore che già si conosce, è il modo migliore per fare scoperte interessanti oppure concentrarsi su qualche aspetto che era sfuggito nelle letture precedenti, come appunto, quello dell'essenza ipnotica.
Rileggendo Braid, in cerca della risposta alla domanda delle cento pistole dell'ipnosi, "Che cos'è?", mi sono imbattuto in un passo interessante, che vale la pena di sottolineare, rileggere e capire a fondo.
Braid cominciò ad esercitarsi con l'ipnosi utilizzando la fissazione degli occhi, sulle orme del mesmerista La Fontaine. Sebbene non abbia mai cambiato il suo metodo d'induzione, nel corso degli anni la sua attenzione si è sempre più spostata sulla fissazione della mente, sulla concentrazione su una singola idea. Non è più interessato alla fissità dello sguardo, quanto piuttosto a quella della mente. La mente di un soggetto ipnotizzato, ruota intorno a una singola idea, che costituisce e costruisce interamente la sua realtà.
"La reale origine e l'essenza dello stato ipnotico, è l'induzione di un comportamento di astrazione o di concentrazione mentale, nel quale, come in un sogno o in un'astrazione spontanea, il potere della mente è così assorto da una singola idea o da un treno di pensieri, così ... da rendere l'individuo inconsapevole di, o indifferentemente cosciente di, tutte le altre idee, impressioni o treni di pensiero."
La bellezza di questa definizione d'ipnosi è che rende assolutamente secondario il concetto d'inconscio. Infatti si può essere sia consapevoli che no di tutte le altre idee, che sono appunto quelle che appartengono alla realtà ipnotica, che si viene a sostituire, o meglio a creare, oltre e al di là della realtà oggettiva. In poche parole, si ha sempre la possibilità di riflettere sull'esperienza ipnotica che si sta vivendo.
Se il fenomeno ipnotico che si sta vivendo è la catalessia, e il braccio risulta bloccato, completamente immobile, si ha sempre la possibilità di riflettere sull'esperienza di avere il braccio bloccato. Magari ci si può persino meravigliare di avere il braccio bloccato. L'esperienza ipnotica è lì, completamente alla portata della coscienza, per nulla inconscia. Quando si vive un allucinazione, questa è lì, presente nella sua interezza. Le mele allucinate al posto delle cipolle, in una routine che viene spesso eseguita sul palcoscenico, sono presenti alla coscienza, accettate come tali.
L'idea ipnotica è lì, presente nella mente, vera e reale, e la mente è completamente assorta in questa unica, singola idea.