Lutero gettò un calamio contro il diavolo, e Giovanna d'Arco sentiva delle voci. Secondo Andrew Salter, entrambi i fenomeni ricadevano nel campo delle allucinazioni, e "non c'è dubbio che le allucinazioni in ipnosi, e i miracoli sensoriali associati a vari santi, sono essenzialmente genuini, e spiegabili come fenomeni del condizionamento.".
Salter parte da alcune considerazioni su un esperimento abbastanza semplice da replicare, realizzato negli anni 40 del novecento da Ellson. In questo esperimento una luce veniva associata un certo numero di volte (sessanta) ad uno stimolo sonoro. All'accensione della luce si udiva un suono che cresceva d'intensità e poi svaniva lentamente così come era arrivato. L'ottanta per cento dei soggetti condizionati dall'esperimento udivano il suono quando si accendeva la luce, indipendentemente dalla sua reale presenza. Questo portò a concludere che "le sensazioni condizionate dal presente esperimento sono descritte meglio come allucinazioni dato che non sono state discriminate dalla percezione dello stimolo fisico.".
In sostanza l'ottanta per cento dei soggetti sperimentali non potevano distinguere la differenza tra un suono reale e le loro stesse allucinazioni. E in sostanza le allucinazioni sono proprio questo: vedere, sentire, toccare udire qualcosa che non esiste ma che è percepito come reale.
In ipnosi ci sono due tipi di allucinazione. Quella positiva, che consiste nel vedere sentire toccare qualcosa che non c'è e quella negativa, che consiste nel non vedere qualcosa che invece esiste. Se la prima può essere facilmente spiegata come creata dall'associazione stimolo risposta, come fa Andrew Salter, per la seconda questa associazione sembra apparentemente più complicata. Però, è basata sullo stesso meccanismo.
Se si sperimenta su dei pesci in un acquario, si nota che battendo sul vetro questi scappano nella direzione opposta. Se si batte il vetro ad intervalli temporali abbastanza lunghi, il comportamento è mantenuto, mentre se lo si batte frequentemente, ben presto le reazioni di fuga dei pesci cessano. E' come stare in un luogo rumoroso e finire col non sentire più il rumore di fondo: ci si abitua. Come ad esempio ci si abitua agli odori di un negozio di spezie. Entrando si viene assaliti dagli odori forti del posto che perdono intensità dopo pochi minuti di permanenza.
Entrambe le allucinazioni, quindi, possono essere spiegate con il principio del condizionamento, ma questo da solo, probabilmente è insufficiente. Le ripetizioni, infatti non giocano un ruolo fondamentale nel suscitare il fenomeno. Si può raggiungere il sonnambulismo in pochi minuti d'ipnosi, e allucinare qualsiasi cosa. In questo caso il numero di ripetizioni non è stato fondamentale, né sembra fondamentale la tecnica, anche induzioni come il rilassamento progressivo portano a questi risultati, ma richiedono più tempo.
Ripetere l'esperimento di Ellson ("Hallucination produced by sensory conditioning" Journal of experimental psychology, 1941, 28: 1-20) è molto facile, anche senza la sua strumentazione. Basta un cicalino, oppure ci si può accontentare di produrre un suono battendo le mani. Naturalmente i risultati più rapidi si ottengono portando il soggetto al sonnambulismo. Le tecniche per farlo sono numerose, e molte non richiedono nemmeno uno stato di trance.
Non tutti i soggetti con cui sperimenteremo saranno capaci di allucinazioni positive e/o allucinazioni negative. Chi non riesce a sperimentare subito il fenomeno, riuscirà dopo un certo numero di induzioni. Un piccolo numero di soggetti non riuscirà sperimentare entrambe le allucinazioni o soltanto una delle due.
Bibliografia
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Munro, H. S. (1908). A handbook of suggestive therapeutics, applied hypnotism, psychic science. London: Wolfe Pub./Mosby Europe Ltd.
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MUNRO, H. S. (1911). Handbook of Suggestive Therapeutics, Applied Hypnotism, Psychic Science. A manual of practical psychotherapy ... Third edition ... enlarged. George Keener & Co: London; St. Louis printed.